Il porporato è venuto a mancare stamane. Merola: "Punti di vista diversi su temi laici ed etici, ma fu guida pastorale"
OLOGNA - Si è spento il cardinale Carlo Caffarra, 79 anni, arcivescovo emerito di Bologna. A quanto si apprende da persone a lui vicine, il porporato è venuto improvvisamente a mancare questa mattina. Fu papa Benedetto, nel 2006, a nominarlo cardinale. Fu vescovo di Bologna dal 2003 al 2015.
Era malato da tempo. Il cardinale Caffarra è stato anche uno dei quattro autori dei cosiddetti 'dubia' al Papa sulla Amoris Laetitia, l'enciclica sul matrimonio e la famiglia. Insieme a lui a firmare le 'perplessità' sulle aperture del documento anche i cardinali Raymond Burke, Walter Brandmueller e Joachim Meisner, quest'ultimo deceduto recentemente.
Fra le sue omelie più celebri, perché diedero una scossa alla città oppure divisero la cittadinanza, senz'altro l'anatema contro i matrimoni gay ("Dio vi giudicherà", aveva detto dal pulpito rivolto ai consiglieri regionali nel 2011), ma anche contro l'apertura del welfare alle coppie di fatto; la sua ferma condanna dell'evasione come "peccato contro il Signore", ma anche la spinta perché Bologna vivesse una svolta culturale, una sorta di conversione sociale attraverso "la sussidiarietà".
·IL CORDOGLIO DELLA CITTA'
Il sindaco Virginio Merola esprime "il cordoglio di tutta la città, al quale aggiungo il mio personale, per la scomparsa del cardinale. La sua guida pastorale ha accompagnato la città, Caffarra non ha mai fatto mancare il suo contributo ideale e appassionato, sempre guidato dall'amore cristiano per la nostra comunità. E' capitato, talvolta, che non condividessimo lo stesso punto di vista, magari su temi generali o etici ma sempre nel profondo rispetto dei rispettivi ruoli. Bologna ha avuto con Caffarra un grande arcivescovo, lo ricordiamo tutti con affetto e gratitudine”.
"Ha amato Bologna e la sua comunità,
ci ha ricordato prima di tanti altri che viviamo in una comunità disgregata, dove l'individuo spesso è svilito nella sua dignità", "è scomparso un pastore che ha amato il suo gregge", scrive in una nota la presidente del Consiglio regionale Simonetta Saliera. Con Caffarra "scompare un intellettuale lucido e attento, un uomo onesto le cui parole non sono mai state né banali, né superficiali".