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13 June, 2013 |
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Intervista a Vittorio Lodolo :Prepariamoci alla persecuzione
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di -
Mauro Faverzani Radici Cristiane Giugno 2013
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Nel mirino i cattolici, baluardo anti-laicismo Il vicepresidente delle "Famiglie Numerose Cattoliche” prevede tempi ancora peggiori…< >. Inutile sperare aiuti dalla politica:<< ci sono categorie di sedicenti cattolici per tutti i gusti: divorzisti, abortisti, omosessuali…>>. Leggi come quella del divorzio e dell’aborto recano la firma di ministri e presidenti democristiani. E poi i DICO nel 2007 dei cattolici “adulti” Bindi e Prodi, Renzi sulla stessa linea: <>. Senza sconti.
Sempre più forti e violente si sono fatte nel mondo le pressioni per abbattere o quanto meno corrompere l'istituzione familiare: in Italia una nuova spallata è giunta dal cosiddetto movimento "grillino", in Francia dal governo Hollande, e via dicendo. Professore, perché la famiglia fa tanta paura? Perché tanta foga? E, tanto per chiarire le idee in quest'epoca di confusione, cosa deve intendersi col termine "famiglia"?
La famiglia rappresenta al contempo lo strumento e l’ambiente esclusivi attraverso cui l’uomo realizza la propria natura, perpetuando ordinatamente nel tempo la propria stirpe. Gli attacchi alla famiglia non fanno che confermare la bontà dell’istituzione familiare nell’eterno conflitto tra Bene e Male. La famiglia è l’unione perpendicolare (a croce) di due assi costituiti dai generi maschile e femminile e dalle tre generazioni (anziani, adulti, bimbi). Per ferire a morte la famiglia basta attaccare uno dei suoi due assi o – ancora meglio – aggredirli entrambi contemporaneamente con un’azione a tenaglia: ai generi verrà presentata come inutile e discriminatoria la loro fertile complementarietà, esaltando invero l’omosessualità (biologicamente sterile) come suprema realizzazione dell’individuo. Alla generazione forte (quella degli adulti) verrà fatto credere che gli anziani (i nonni), soprattutto se non autosufficienti, sono un inutile peso di cui sbarazzarsi con l’eutanasia. Lo stesso dicasi per i nascituri indesiderati o malati, dei quali ci si può liberare con l’aborto o l’infanticidio (chiamato aborto post-nascita). La famiglia è il frutto della volontà di un uomo e una donna che decidono di stabilizzare indissolubilmente la loro unione con l’intento di generare,educare e crescere dei figli. L’impegno assunto durerà tutta la vita proprio perché i figli che nasceranno sono per tutta la vita.
2) Paesi come la Francia con un esecutivo deciso ad imporre anche con la forza le cosiddette "nozze gay" il timore di una nuova persecuzione ideologica ai danni della famiglia tradizionale è più che concreta: prima l'incredibile multa ad un padre di famiglia, "reo" solo d'aver indossato la maglietta di "Manif pour tous", poi i 67 arresti. Mentre in Ecuador, Nelson Zavala, ex-candidato alle Presidenziali, è stato pesantemente multato e gli sono stati sospesi i diritti civili solo per essersi dichiarato contro i matrimoni gay. Come giudica questi episodi?
Si tratta di episodi significativi che purtroppo rappresentano solo l’antipasto delle persecuzioni cui saranno sottoposte le famiglie ed i cattolici che cercheranno di opporsi alle mistificazioni della cultura laicista. In fondo Giovanni Paolo II ci aveva avvertiti nel 1981 con la Familiaris Consortio (se le famiglie non prenderanno parte attiva alla vita politica e sociale del Paese, si troveranno a piangere quei mali cui si sono limitate ad assistere). Puntualmente si è verificato quanto profetizzato come ci ricorda lo stesso pontefice nell’Evangelium Vitae (il ventre della donna si trasforma da sacrario della vita a sepolcro del nascituro e il diritto si è mutato in delitto con l’aborto).
3) Lei ha avuto un'esperienza parlamentare: che convinzioni ne ha tratto? In Italia esiste, a Suo avviso, la volontà politica e la possibilità legislativa di agire in favore della famiglia, di incoraggiarla? Come è possibile muoversi? Che fare?
Purtroppo c’è un’indicibile confusione sul tema dei cattolici in politica. Per esemplificare basti ricordare che leggi come quella del divorzio e dell’aborto recano la firma di ministri e presidenti democristiani. Più recentemente i cattolici “adulti” Bindi e Prodi hanno proposto il riconoscimento dei DICO nel 2007. Lo stesso Renzi ribadisce con altre parole che sarà cattolico in chiesa ma politico in piazza. Vige dunque la regola che per far passare un provvedimento legislativo contro i principi non negoziabili devo farlo proporre proprio ad un politico cattolico. Credo poi che la Chiesa stessa deve riflettere sulla chiarezza del messaggio evangelico da portare ai fedeli. Alcuni pastori come Don Gallo, Don Vitaliano della Sala, Don Santoro e via dicendo, generano scandalo oltreché confusione. Tornando alla rappresentatività politica dei cattolici mi chiedo se è mai possibile che nel centrodestra non vi sia alcuno che abbia una sana condotta familiare, mentre a sinistra la possiedono in molti ma non vogliono deliberatamente tutelare i principi non negoziabili? Diviene sempre più difficile stimolare i cattolici veri ad impegnarsi in politica ma oggi occorre ripartire da zero senza dare nulla per scontato (ad esempio il fatto che il matrimonio è tra uomo e donna) e riaffermare potentemente, e in prima persona, i principi della vita, della famiglia, della libertà educativa e religiosa. Chiaro a tal proposito è stato l’orientamento al voto suggerito dal Cardinal Caffarra.
4) A Parma l'amministrazione "grillina" ha spazzato via un quoziente famiglia, cui anche molte altre realtà municipali italiane guardavano quale esempio concreto di una fiscalità attenta alle vere esigenze della famiglia. Uno strumento certamente migliorabile, perfettibile, comunque positivo e concreto. Cosa ne pensa?
La famiglia è il vero ammortizzatore sociale della crisi economica, ma nessuno sembra volersene accorgere: nemmeno i nuovi venuti che promettono il cambiamento di rotta. Grillo comanda un’armata Brancaleone senza radici se non quella del malumore. Non possiamo attenderci nulla di buono da quella parte e ne è prova il fatto che non vi è la capacità di costruire ma solo quella di opporsi a tutto mettendo il Paese in una situazione di pericoloso stallo. A ogni campagna elettorale si sente parlare di Quoziente Familiare ma, una volta chiuse le urne, tutto torna nel dimenticatoio con le ovvie conseguenze sulla fertilità delle coppie. Nonostante ciò si vogliono riconoscere diritti per le coppie di fatto, incluse quelle omosessuali.
5) Lei è Vicepresidente dell'Associazione Famiglie Numerose Cattoliche: oggi si è chiamati tuttavia a tutelare non più solo le famiglie numerose -per evidenti motivi intrinseci-, ma anche le famiglie in quanto tali. Cosa ritiene che organizzazioni quali la sua possano fare? Cosa può fare anche il singolo cittadino?
Nella Familiaris Consortio così come nel CCC si stimolano le famiglie a dar vita ad associazioni a tutela e promozione delle famiglie, riconoscendo l’importanza di un ruolo attivo ai fini politici e di rappresentanza nella società civile. Sappiamo tutti che costa fatica partecipare a riunioni e promuovere iniziative, ma oggi è necessario prendere parte almeno una – due volte l’anno a quegli eventi (Marcia per la vita, Family day etc) che rendono visibile la famiglia con i suoi bisogni e potenzialità.
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07 June, 2013 |
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Madri francesi rifiutano la medaglia al merito per le famiglie numerose
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di -
tempi.it
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Ipocriti, avete appena distrutto la famiglia Come da tradizione, anche quest’anno diversi comuni francesi hanno assegnato una medaglia al merito ai genitori delle famiglie numerose. L’onorificenza è stata istituita nel 1920 per le madri, e di conseguenza per i padri, che crescono «con dignità» i loro tanti figli. Quest’anno, però, alcune famiglie l’hanno pubblicamente rifiutata per protestare contro la «distruzione della famiglia» causata dall’approvazione della legge sul matrimonio gay. «DISTRUGGONO LA FAMIGLIA». «Come può lo Stato celebrare dei valori che ha appena ridicolizzato con la legge Taubira?», si arrabbia Bertrand, padre di una famiglia numerosa di Lione, che ha rifiutato l’onorificenza. «Attaccare l’istituzione della famiglia, distruggendola, e poi distribuire delle medaglie non è forse una forma di ipocrisia e incoerenza?». MEDAGLIA RIFIUTATA. Clotilde de Gabory, madre di cinque figli a Tolosa, ha reagito anche più duramente. La scorsa settimana si è recata al Consiglio generale per ricevere la medaglia e davanti a tutti l’ha rifiutata criticando la legge sulle nozze gay. «Stavo sulle spine perché ero da sola, senza amici, senza la mia famiglia. Mi sentivo sola ma ho deciso di tener duro», racconta. E davanti a tutti ha dichiarato: «La legge Taubira è stata promulgata da pochi giorni. Io non mi riconosco più nell’idea di “famiglia” di questa società, che non protegge i suoi figli. Ecco perché ho deciso di rifiutare questa medaglia». «NON SONO UN EROE». Le sue parole hanno creato scompiglio tra i presenti e anche qualche attacco verbale. Ma a chi l’ha elogiata su Facebook per quanto fatto risponde: «Non è stato un atto eroico. Sono stata solo coerente con i valori in cui credo». Molti utenti di internet si sono però mobilitati per “risarcire” la donna, visto che la medaglia include anche un premio in denaro. Altre tre famiglie, venute a conoscenza del gesto di Clotilde, hanno deciso di rifiutare l’onorificenza.
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30 May, 2013 |
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Seminario del Pontificio Consiglio per la Famiglia
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di -
FNC
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Si è svolto il 29 maggio 2013 in Vaticano il secondo seminario del Ciclo Dialoghi per la Famiglia organizzato dal Pontificio Consiglio della Famiglia. Il tema è tra i più urgenti della cultura contemporanea: il ruolo di un padre e di una madre, in famiglia, nell’educazione e nella crescita dei figli. La rarefazione dei modelli, la fragilità dell’uomo contemporaneo e un desiderio crescente di autodeterminazione rendono attuale la domanda su che senso abbia oggi educare.Moderati da Claudio Risè, si sono confrontati Costanza Miriano, Grazia Attili, Giuliano Ferrara e don Olivier Bonnewijn, introdotti da S.E. Mons. Paglia, Presidente del PCF. L’incontro ha fornito l’occasione per rimarcare nuovamente l’importanza della testimonianza nella vita di ogni giorno delle famiglie cattoliche che trasmettono a tutti e in particolare ai figli l’amore di Dio ricevuto tramite la Chiesa Cattolica. FNC ringrazia il presidente del pontificio consiglio della famiglia Mons. Vincenzo Paglia per questo importante invito. Gianni e Cristina Archetti
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